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Galbiati Group è riconosciuto a livello internazionale e mondiale per la qualità e la precisione nelle lavorazioni meccaniche su componenti per stampaggio metalli, in particolare di presse stampatrici.
Per il secondo anno consecutivo Hatebur, produttore leader di presse stampatrici meccaniche orizzontali, ha ritenuto che Galbiati Group fosse il suo miglior fornitore 2011 per le lavorazioni meccaniche di componenti per impianti stampaggio metalli.
“E’ con grande piacere e soddisfazione che riceviamo questo importante riconoscimento e ringraziamo per la fiducia che ci avete dimostrato ancora una volta”.
La collaborazione tra Hatebur e Galbiati Group iniziata circa 10 anni fa, è cresciuta nel tempo anche grazie a numerosi scambi di know-how e competenze al fine di ottimizzare le soluzioni tecniche per le lavorazioni meccaniche su componenti stampaggio metalli, in particolare, su presse stampatrici, sempre con feedback veloce ed una comunicazione diretta e interattiva.
Con questo premio, come l’anno precedente, Hatebur ha riconfermato Galbiati come miglior fornitore e partner ideale per l’esecuzione di lavorazioni meccaniche su componenti impianti stampaggio metalli di medie e grandi dimensioni (presse stampatrici orizzontali e verticali, stampatrici) con elevati standard qualitativi. Da parte nostra, abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio per cercare di soddisfare nel migliore dei modi le richieste di Hatebur.
Ciò riconferma i nostri principali obiettivi: individuare la soluzione tecnica migliore per soddisfare un’esigenza, rispondere ad una domanda, vincere una sfida.
Questi due riconoscimenti importanti rappresentano per noi un incentivo ulteriore per migliorarci e raggiungere lo stesso risultato a livello qualitativo e di efficienza, non solo nell’area dedicata alle lavorazioni meccaniche, ma anche e soprattutto nell’area montaggio.
Vogliamo perfezionare i nostri processi interni, creare sinergie per poterci confrontare, rispettando i tempi, stabilendo ordine e rigore, creando un iter comune e condiviso.
